L'acne è un problematica che di solito nell' immaginario comune è legata all' adolescenza. Nel periodo puberale la tempesta ormonale che è in essere nei ragazzi porta alla formazione di pustole, comedoni e papule. Di solito il problema si risolve con l'arrivo della maggiore età ed il problema viene dimenticato. Ma non è così per tutti. Purtroppo una buona parte, almeno il 25% dicono le statistiche, di chi soffre di acne continua ad avere problemi anche successivamente, un problema che affligge soprattutto le donne più facilmente portate a squilibri ormonali.
La causa dell' acne adulti è dovuta principalmente a problemi ormonali. Dimenticate la cattiva alimentazione o la famosa cioccolata, si tratta di qualcosa di "interno". Anche l'erditarietà è un fattore di rischio. Il sebo prodotto in eccesso non dipende comunque da quello che mangiamo. Alcune volte può essere scatenato da farmaci o da un particolare periodo di stress del paziente. Le cure principali vanno dalla semplice soluzione topica da applicare sui comedoni o a farmaci contenenti eritromicina o tetracicline.Altri farmaci considerati validi sono i quelli cheratolitici a base di benzoil perossido o di acido retinoico. Se invece si tratta di una forma di acne particolarmente forte si passa ai retinoidi.

Il farmaco che ha segnato la storia della lotta all'acne è il Roaccutan prodotto fino allo scorso anno dalla Roche che ha deciso di abbandonarlo. Un po' per la concorrenza dei generici un po' secondo i maligni per le cause intentate da alcuni pazienti in Usa il Roaccutan non viene più prodotto. Il principio attivo dell' Accutane, così viene chiamato negli Stati Uniti, è la isotretinoina, per i casi gravi di acne l'assunzione è di 1mg al giorno, combatte in maniera efficace l'acne nodulo cistico ma presenta delle controindicazioni specialmente nelle donne. Durante assunzione le stesse non possono rimanere incinta, il rischio di generare malformazioni nel feto è presente. L'isotretinoina in alcuni soggetti può portare anche a depressione, psicosi e raramente a casi di suicidio. Altre conseguenze dell'assunzione sono fotosensibilità e secchezza di labbra e pelle.