
La sindrome di Tako-Tsubo soprannominata "broken heart - cuore rotto" o ancora "sindrome del cuore infartuato" ha gli stessi sintomi di un infarto o di una sindrome coronaria: scarsa difficoltà nella respirazione, fiato corto, dolore o oppressione al petto. Di questa patologia scoperta nel 1991 in Giappone se ne è parlato a Lucca nel meeting "CardioLucca 2009". Secondo gli esperti, rappresenta l'1% di tutti i casi di infarto e colpisce di solito le donne in post-menopausa con età compresa tra i 58 e i 75 anni, ma sono sempre più numerose le giovani che giungono in Pronto Soccorso con tutti i sintomi dell'infarto. E sembra infarto anche ai medici: un esame del sangue che rileva un aumento degli enzimi di necrosi del muscolo cardiaco e l' elettrocardiogramma che presenta un tracciato alterato. Ma la prova che non si tratta di infarto arriva grazie all'angiografia, che risulta negativa. Se le coronarie sono sane e non ci sono trombi nè placche, non ci sono dubbi: si tratta della sindrome di Tako-Tsubo, così chiamata dai giapponesi che l'hanno per la prima volta descritta, per la forma che assume il ventricolo sinistro del cuore in sistole alla ventricolografia con un vaso dal collo stretto e corpo largo , chiamato “tako-tsubo”, usato dai pescatori giapponesi per catturare i polipi. Il meccanismo del disturbo è poco conosciuto, ma
si può scatenare dopo un intenso stress emozionale nel 33-45% dei casi o fisico nel 17-22% dei soggetti. L'ipotesi è che il sistema nervoso simpatico, che risponde al comando 2scappa e fuggi", responsabile di accelerare per esempio i battiti del cuore, gli atti respiratori, le contrazioni del nostro intestino, vada in tilt perchè si è stressati, depressi o ansiosi. Il suo superlavoro fa produrre sostanze pro-infiammatorie, che restringono il lume dei vasi sanguigni, producono i micidiali radicali liberi e provocano un danno forse anche cellulare, sebbene momentaneo, al cuore. La cura si avvale di terapie ansiolitiche e di supporto al cuore. Di solito il muscolo cardiaco in pochi giorni recupera le sue energie e ritorna a pompare con forza il sangue.