Spesso si riaffaccia una preoccupazione per la salute dei nostri occhi e dell’apparato muscoloscheletrico: il sovraffaticamento dovuto all’uso del monitor del computer. Il videoterminale (VDT) è una apparecchiatura dotata di uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato. Rientrano pertanto in tale defi nizione anche i personal computer ed i sistemi di video scrittura. Il “posto di lavoro” è l’insieme di tutte le attrezzature munite di VDT; “lavoratore addetto al VDT” è colui che utilizza il VDT in modo sistematico o abituale per 2o ore settimanali.
Oggi l’uso sempre più diffuso ed intenso del computer può determinare l’insorgere di disturbi di diversa tipologia: oculovisivi, muscolo scheletrici e di affaticamento mentale. I disturbi oculovisivi quali l’astenopia si manifestano con pesantezza, lacrimazione, tensione, bruciore, arrossamento oculare, visus annebbiato. Questi possono essere causati da difetti visivi non corretti o mal corretti, dall’illuminazione dell’ambiente non adeguata (scarsa o eccessiva, abbagliamenti, riflessi), secchezza dell’aria e dall’utilizzo di schermi non idonei per luminosità, contrasto, dimensioni dei caratteri. Si tratta di disturbi transitori che scompaiono dopo un adeguato periodo di riposo, correzione del difetto visivo e adeguamento della postazione di lavoro. L’utilizzo attento e costante di eventuali mezzi di correzione è condizione necessaria per ridurre l’aff aticamento visivo. Importante risulta essere la postazione di lavoro, il video va posizionato in posizione frontale per evitare continui movimenti del capo, la distanza di lettura deve essere contenuta entro i 70 cm. La distanza dallo schermo a meno di 50 cm e per lunghi periodi determina aff aticamento visivo dovuto all’eccessivo accomodamento del cristallino per la messa a fuoco delle immagini. Una posizione parallela rispetto alle fi nestre sempre dotate di opportune tende atte a regolare la luminosità della stanza è necessaria per evitare riverberi sul piano di lavoro; è molto utile prediligere scritture scure su fondo chiaro, evitare la presenza contemporanea di 6 colori diversi (inadatti il rosso e viola, giallo e viola, rosso e verde) poiché questa aumenta lo sforzo visivo, far riposare gli occhi passando di tanto in tanto ad una visione in campo lungo ovvero ad oggetti distanti. È importante anche regolare l’umidità dell’aria. I disturbi muscolo scheletrici sono dovuti a posture errate che determinano fenomeni di contrattura muscolare, aff aticamento a carico delle mani, braccia, collo, polsi, spalla e schiena e sono causati dalla posizione assunta, dall’altezza errata della siede, dal mancato appoggio degli avambracci sul tavolo di lavoro; per evitare questi disturbi occorre poggiare il tratto lombare allo schienale della sedia, tastiera e mouse davanti allo schermo; gli avambracci vanno poggiati sul piano di lavoro scaricando il peso della colonna vertebrale, è necessario spostare quindi la tastiera indietro nel tavolo e tenere i piedi poggiati sul pavimento in modo che l’angolo fra la coscia e la gamba sia di 90°, è anche utile il poggiapiedi. L’aff aticamento mentale si traduce in ansia, nervosismo, irritabilità. Può dipendere da situazioni soggettive e da una non adeguata organizzazione del lavoro. I livelli di radiazioni elettromagnetiche dei VDT sono confrontabili con quelle emesse da un televisore a colori, non ci sono rischi da radiazioni ionizzanti e non (D.M. 2.10.2000). Vdt e gravidanza: non esiste alcun rischio di radiazioni ionizzanti e non.